Manutenzione programmata degli stampi di tranciatura
La manutenzione programmata degli stampi è alla base di una buona produzione: scopriamo come farla, gli attori, le fasi e dove si fa.
Nelle aziende di stampaggio e tranciatura uno degli aspetti qualitativi sempre più richiesti è la presenza e lo sviluppo di un piano di manutenzione programmata degli stampi, vuoi per motivi di carattere qualitativo ma, non meno importante, anche di sicurezza.
Praticamente irrinunciabile
La manutenzione programmata non elimina i rischi delle rotture degli stampi o di altri imprevisti produttivi correlati, ma comunque partecipa alla loro riduzione grazie alla attività di sorveglianza e formazione che deriva dal mantenere questo programma in uso. La corretta ed oculata manutenzione consente di:
- avere uno standard qualitativo elevato del prodotto;
- garantire una durata maggiore delle attrezzature;
- ottenere una alta efficienza produttiva del reparto;
- abbattere e praticamente eliminare i rallentamenti produttivi, o addirittura i fermi linea;
- risparmiare gli impianti (presse) utilizzati perché si minimizzano gli sforzi di tranciatura.
La manutenzione correttamente programmata tra le altre cose consente di ottenere:
- un clima lavorativo meno stressato (segui un programma) e quindi avere una maggiore disponibilità tra il personale a cui fare ricorso in caso di necessità;
- economizzare le risorse andando a sfruttare i periodi “morti” per svolgere la manutenzione;
- avere i tempi di trasformazione ottimali e veloci senza interruzioni di produttività durante gli attrezzaggi (evitando attrezzaggi da ripetere perché lo stampo non va);
- una qualità di prodotto performante e un utilizzo degli impianti (visti come stampi e macchine) al top.
Anche i Sistemi di Qualità hanno recepito la necessità di focalizzare questi aspetti appena elencati e pongono attenzione alla manutenzione programmata in modo sempre più spinto.
Check list della manutenzione stampo
Proviamo a riassumere brevemente le fasi principali della manutenzione di uno stampo:
- controllo dei normalizzati: integrità molle, integrità e filo taglio dei punzoni, funzionamento colonne (grippaggi)
- controllo filo di taglio matrice
- verifica e pulizia del piano matrice
- verifica assenza cricche sul piano matrice
- controllo di integrità della struttura stampo
Al termine della manutenzione è necessario effettuare obbligatoriamente la “battuta dello stampo”, cioè un test di chiusura dello stampo per accertarsi di tutte le quote necessarie per produrre correttamente il pezzo.
Gli attori della manutenzione
Il responsabile della produzione è la figura principalmente coinvolta perché conosce esattamente le prestazioni degli stampi che utilizza, la loro deriva e durata in termini di colpi fatti. La seconda figura coinvolta è il responsabile della qualità che, insieme al responsabile della produzione, deve redigere il piano di manutenzione degli stampi. La loro collaborazione porta al risultato di preservare l’azienda dai costi e dalle inefficienze di cui abbiamo parlato.
Utilizzare uno stampo non manutenuto
Utilizzare uno stampo mal gestito significa anche utilizzare maggiore potenza e quindi richiedere alla pressa e allo stampo stesso di sostenere un maggiore sforzo, minando la loro struttura e depauperando la loro durabilità.
Dove si fa la manutenzione
La manutenzione solitamente avviene in un reparto diverso dalla tranceria, con personale specializzato e macchine specifiche non sempre immediatamente disponibili. Perciò programmare la manutenzione significa:
- impattare in maniera leggera o meno pesante sui costi dei reparti coinvolti,
- avere le risorse dedicate a disposizione, utilizzando gli impianti (macchine utensili) quando disponibili.
La manutenzione urgente e non programmata non tiene in considerazione questi aspetti e impatta pesantemente sia sui costi che sulla organizzazione aziendale.