
Svasatura: operazione con o senza asportazione di materiale
Scopriamo le caratteristiche della svasatura, una lavorazione realizzabile direttamente negli stampi lamiera.
La ricerca estrema del design estetico o funzionale fa si che sempre più spesso si riscontrino accoppiamenti meccanici realizzati con viti svasate la cui testa affonda e sparisce nel materiale in una sede ottenuta per svasatura.
La svasatura da stampo è una operazione ottenuta meccanicamente in alternativa alla svasatura con trapano o con centro di lavoro. La peculiarità di questa tipologia realizzativa risiede nella non generazione di trucioli, infatti non prevede asportazione di materiale.
A cosa serve
La svasatura è spesso richiesta su componenti in lamiera che presentano fori sede di viti per il fissaggio di componenti o accoppiamenti, in cui le tolleranze di forma della sede sono ampie. La sede creata funge da ‘contenitore’ della testa svasata della vite in modo da portarla sullo ‘stesso piano’ della superficie della lamiera che fissa.
Come si realizza
La svasatura da stampi si ottiene con più passaggi iniziando con una pre-foratura seguita da coniatura della circonferenza del foro. Propriamente si può definire come una coniatura del bordo del foro.
Materiali lavorabili
Usualmente è necessario lavorare su spessori minimi di lamiera 2-3 millimetri, dove si crea la profondità sufficiente per accogliere le teste delle viti. Le lamiere utilizzate devono essere di metalli con buona malleabilità.
Vantaggi e limiti
Il vantaggio è fondamentalmente identificabile nell’economicità del processo, che viene realizzato durante il tempo ciclo della tranciatura del pezzo.
La svasatura in stampo presenta delle limitazioni dimensionali che, se accettabili, consentono di velocizzare la realizzazione del pezzo rendendolo più economico e competitivo.
Macchine necessarie
Le macchine utilizzate sono le classiche presse (ad esempio a collo di cigno) e lo stampo lamiera.
Lo sforzo da sostenere nell’area dello stampo dove avviene la lavorazione è importante: è quindi fondamentale che la potenza della pressa sia proporzionata allo sforzo da compiere. Sarà cura del progettista indicarne l’entità.